E’ l’incubo di milioni di italiani ed è, negli ultimi mesi, uno degli argomenti più discussi dai media. E’ entrato in vigore domenica 5 giugno 2016 il decreto che introduce il pagamento del canone Rai in bolletta. Tuttavia, per molti italiani diversi aspetti non risultano particolarmente chiari. La perplessità riguardano le famiglie che non possiedono il televisore e hanno presentato, tramite apposita certificazione, la richiesta di esenzione. E’ il ritardo della pubblicazione del decreto sul termine ultimo per presentare l’autocertificazione che esonera dal pagamento chi non ha il televisore che sta mandando letteralmente su tutte le furie i cittadini. I l decreto “pare cancellare le autocertificazioni che molti cittadini senza tv hanno presentato nei mesi scorsi” perché “è scritto infatti che, ai fini della dichiarazione di non detenzione, gli utenti devono utilizzare esclusivamente il modello approvato dall’Agenzia delle entrate il 24 marzo e le successive modificazioni”, si legge su La Stampa. La replica dell’Unione Nazionale Consumatori: “una tesi assurda che ci lascia perplessi dal punto di vista legale”. In sostanza, è ancora confusione, nonostante (è bene ricordarlo) vi sia la possibilità di accedere ai rimborsi per quanto (eventualmente) pagato, ma non dovuto. Le modalità, altra nota dolente, sarà comunicata entro il 3 agosto. CONTINUA A LEGGERE