Doveva essere uno dei giorni più belli per Ronaldo Florin Ciulica, il bambino di etnia rom residente a Legnano. Viveva, assieme alla mamma, in una struttura composta da vari container che il comune aveva organizzato per le famiglie disagiate del posto.
Faceva parte di un progetto volto all’integrazione, andava a scuola, e aveva appena compiuto 9 anni.
Era in programma una giornata speciale: la gita organizzata dalla scuola. Sarebbero dovuti andare al mare.
Quella mattina Amadeus ha percorso oltre due chilometri prima di raggiungere il luogo dell’appuntamento con i suoi compagni. Salgono tutti sul pullman e si avviano verso il mare.
Verso le 10.30 Sull’A10, all’altezza di Ventimiglia , il bambino comincia a stare male: vomita e perde conoscenza.
Le suore chiamano il 118, un’auto medica raggiunge la comitiva, ma i sanitari si rendono subito conto che la situazione è critica, e decidono di trasportare il bambino all’ospedale San Paolo di Savona.
Alle 10.45 circa, il bambino arriva al centro, ma è già in arresto cardiaco.
I medici tentano di rianimarlo per più di un’ora, ma è tutto vano.Bambino Morto in gita. Un epilogo tragico. Alle 11.50 il cuore del bimbo cede:“Nonostante avesse alle spalle una storia difficile andava a scuola, frequentava l’oratorio e si era integrato bene nella comunità lo conoscevo personalmente e siamo rimasti tutti colpiti per questa disgrazia”, ha raccontato Alberto Centinaio, sindaco di Legnano a Repubblica .
Il sostituto procuratore della Repubblica di Savona Giovanni Battista Ferro ha disposto i primi interrogatori e l’esame autoptico.