Ancora guai per L’ex numero 10 rosanero Fabrizio Miccoli. Secondo i pm della procura di Palermo, si rivolse al figlio del boss Lauricella per recuperare somme di denaro vantate da un ex fisioterapista del club. La Procura palermitana ha iscritto l’ex calciatore nel registro degli indagati: è accusato di estorsione. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, va avanti da due anni e, oggi, sono scattate le manette per Lauricella junior e per Gioacchino. Nel periodo di permanenza nella squadra di Zamparini, Miccoli si era legato fraternamente a Lauricella Junior: su Facebook c’erano numerose foto che li ritraevano insieme. “Non sono mafioso, non mi piacciono le cose che fa la mafia”, diceva in lacrime Miccoli nel giugno 2013, quando erano stare pubblicate alcune intercettazioni telefoniche e il procuratore Agueci lo aveva interrogato per quattro ore. “Ci vediamo dove c’è l’albero di quel fango di Falcone” diceva il calciatore, ridendo e scherzando con Lauricella Junior. “Quelle cose su Falcone non le pensavo”, si difendeva Miccoli. Poi, un’altra intercettazione nella quale conversava con Francesco Guttadauro, il nipote del latitante Matteo Messina Denaro. “Non venire al campo: ci sono gli sbirri nuovi” era stato l’avvertimento del calciatore al nipote del boss.I rapporti pericolosi dell’ex capitano rosanero si estendono anche a Luigi Giardina, cognato di Gianni Nicchi, detto u Tiramisù, il boss di Pagliarelli arrestato nel 2009, e a Nicola Milano, boss del mandamento di Porta Nuova.