Fabrizio Corona è stato prosciolto. Il giudice monocratico della II sezione di Milano ha dichiarato il “non luogo a procedere per difetto di estradizione”, sul capo d’accusa di dichiarazione infedele dei redditi, accogliendo una eccezione sollevata dalla difesa. Non sembra aver fine il calvario del fotografo dei Vip che, tuttavia, questa volta, non ha visto allungarsi i giorni che dovrà trascorrere in carcere. Per il giudice sarebbe stato violato il ‘principio di specialità’ sancito dall’articolo 14 della Convenzione europea di estradizione che vieta di procedere nei confronti dell’estradato per fatti anteriori o diversi da quelli per i quali è stata concessa l’estradizione. La richiesta di estradizione, infatti, non riguardava il reato di dichiarazione infedele dei redditi, commessa negli anni precedenti alla sentenza per il caso Trezeguet. Non sarebbe stata inoltre attivata una “procedura di estradizione suppletiva” che avrebbe consentito la “procedibilità dell’azione penale” per il reato fiscale. Il difetto di procedura ha portato quindi al proscioglimento del fotografo, che si trova in carcere in seguito alle condanne per diversi reati. Per lo stesso motivo Fabrizio era stato prosciolto anche dall’accusa di omessa dichiarazione dei redditi relativa a diversi anni di imposta per il quale era stato condannato in primo grado ad un anno di reclusione.