Italia: quinti per pressione fiscale

L’Italia si posiziona al 138esimo posto mondiale per via della pressione fiscale, nel rapporto “Doing Business 2014”, redatto dal CNEL.

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L’Italia si posiziona al 138esimo posto mondiale per via della pressione fiscale, nel rapporto “Doing Business 2014”, redatto dal CNEL per il Parlamento sui Servizi delle pubbliche amministrazioni, classificandosi addirittura al di sopra della media europea in quanto a pressione tributaria e ad ore necessarie agli adempimenti fiscale.

Il tasso IVA è superiore alla media OCSE, ma la performance del sistema è inferiore al resto delle nazioni; a definire questo triste dato, uno studio dell’organizzazione parigina sulla tassazione dei consumi. L’iva Italiana, ad oggi al 22%, è superiore alla media OCSE (19,1% al 1 Gennaio 2014), ma l’efficacia del sistema di raccolta è fermo a 0,38, 2 punti sotto la media per colpa di esenzioni, iva agevolata, evasione e frode.

La pressione fiscale, invece, è calata rispetto all’anno precedente dello 0,1%, arrivando al 42,6%, collocando così il Bel Paese al quinto posto tra gli stati di cui sono presenti i dati sulla pressione fiscale. Ma, altro triste primato, è relativo alla capacità del sistema per quanto riguarda l’abilità a far rispettare le regole; si trova, infatti, solo davanti a Grecia, Messico e Turchia, con un indice di 0,56 in lieve miglioramento, contro una media OCSE dello 0,71.

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