A scrivere all’Ansa è stata l’ultima compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini, che ha riportato l’esito degli esami autoptici e quanto avvenuto nella sala. Amanda ha detto che l’autopsia è stata devastante ed è stata resa “ancor più dolorosa dal dover intuire quale potrebbe essere il destino di quel cuore una volta terminati gli esami. Se razionalmente, con grande dolore, devo accettare una disposizione come atto dovuto al contempo, trovo moralmente inaccettabile che quel cuore, che idealmente è il luogo dell’anima di Pino, in cui sono le persone che ama, gli amici veri, dove è Napoli, dove c’è un pò di Maremma, dove sono le sue passioni e le sue ispirazioni, possa essere distrutto e smaltito come un rifiuto organico qualsiasi, per dirla con le sue parole….’come una carta sporca’. Il pensiero di ciò mi addolora quanto la sua morte. Mi auguro che esista la possibilità che i suoi resti possano essere ricongiunti e possano finalmente riposare in pace nel silenzio incantato della campagna toscana. […] Confido nel buonsenso e nel rispetto che un paese civile dovrebbe avere nei confronti della dignità umana, a maggior ragione nei confronti di una personalità unica ed irripetibile come quella di Pino, che proprio con quel cuore ha arricchito il nostro patrimonio culturale e musicale donandoci opere straordinarie che rimarranno per sempre all’umanità”.