Barronelle Stutzman è la proprietaria settantenne del negozio Arlene’s Flowers and Gifts a Richland, Washington. Nel 2013 si era rifiutata di vendere dei fiori per le nozze ad una coppia di clienti omosessuali, Robert Ingersoll e Curt Freed. La donna si è difesa asserendo che ci sarebbe una motivazione religiosa alla base del suo gesto: le nozze tra persone dello stesso sesso sono contrarie alla sua fede, cristiano battista del sud. Una decisione illegale, dato che infrange la legge statale anti-discriminazione e quella sulla protezione dei consumatori. La Corte ha disposto che il negozio della signora Stutzman serva le coppie dello stesso sesso nello stesso modo in cui servirebbe quelle eterosessuali, e, inoltre, l’ha condannata al pagamento di un’ammenda di 1000 dollari più uno di costi giudiziari.
«La nonna di 70 anni potrebbe perdere la sua attività, la sua casa e i suoi risparmi. Per sostenere la sua fede potrebbe perdere tutto ciò che ha» , scrivono gli amici sul sito internet Gofundme.com . Creata il 23 febbraio, in poco più di un mese la pagina aveva raccolto oltre 100mila dollari in donazioni, che sono lievitati a quasi 150mila nel giro di pochissimo, da quando la notizia ha iniziato a fare il giro del mondo.
«É una questione di libertà, non di soldi» , fa sapere la Stutzman.